Seduto sulla panchina dell’anonimo parco
impaziente attendo il tuo arrivo.
Mille pensieri affollano la mente,
mille domande attendono risposte.
Col cuore tumultuoso attendo
te che appena conosco.
La, in quel bar oscuro c’incontrammo,
dall’assordante musica sommersi
nulla più che due parole ci dicemmo;
bastanti per decidere di conoscerci meglio.
Ora batte il mio cuore, nell’attesa,
impazzito come mai m’era successo.
Attendo, e oso sperare,
che non miraggio fu della mia mente.
Ma il dubbio m’assale!
E ad ogni attimo che scorre
sempre più effimero diviene il ricordo.