Forse
a molti sarà sfuggito (o forse no) il senso di alcune parole di
Berlusconi, pronunciate alla tradizionale conferenza di ferragosto, in
merito al piano a lungo termine contro
le forze del male
(definizione da cartone animato o da fiction, quantomai azzeccata,
considerato il personaggio che l'ha concepita). Per inciso, Berlusconi
non sarebbe dovuto apparire in quella conferenza, ma poiché l'azione
del governo è tesa alla
propaganda permanente, il cavaliere non ha voluto perdere l'occasione di dire che 'tutto va bene, madama la marchesa'.
Ma veniamo alla dichiarazione. Berlusconi ha detto testualmente:
'uno
Stato, come primo impegno suo, è quello di difendere i propri
cittadini, difenderli dagli attacchi esterni (e c'è l'esercito, ci sono
le forze armate)'.Ora, ci stupisce il fatto che molti organi di informazione abbiano sorvolato su queste parole, compreso
la Repubblica,
riportando al massimo la prima parte del discorso o brandelli dello
stesso. Noi ci permettiamo di considerare quest'affermazione molto
pericolosa.
Se queste parole hanno un senso, non promettono nulla di buono.
Se la difesa dei cittadini da aggressioni esterne fosse davvero il primo impegno di uno Stato, vorrebbe dire che quello è uno
Stato di polizia, vorrebbe dire affidare la cosa pubblica all'esercito, consegnare un Paese ai militari. Praticamente un
golpe militare. D'altra parte, non è proprio il governo Berlusconi a delegare all'esercito qualsiasi emergenza nazionale e locale?
Ma
c'è di più e ci chiediamo: Berlusconi, con queste parole, ha forse
voluto preannunciare la nostra difesa contro qualche prossima
aggressione esterna? Sta preparando il terreno per un'ipotetico attacco
da parte di qualche Stato, magari l'Afghanistan? Di certo, le
dichiarazioni di La Russa hanno già rivelato che il nostro Paese si
trova in guerra con l'Afghanistan e, del resto, basta ascoltare
questo video
risalente all'anno scorso (al minuto 1,17), per capire che l'Italia non
è mai stata in una missione di pace. Ma le dichiarazioni di La Russa
dimostrano soltanto l'ipocrisia di questo governo e l'atteggiamento
arrogante e despota di chi ne è a capo e tende continuamente a
mistificare la realtà.
Noi,
naturalmente, ci auguriamo che queste affermazioni non siano la
prefigurazione di eventi bellici o di qualche golpe dichiarato. Invece
ci auguriamo che lo Stato difenda i cittadini dall'attacco interno alla
Libertà, ai diritti, al lavoro, all'istruzione, alla sanità, alla
democrazia. Ma al Quirinale qualcuno ha la penna facile.
Fonte:
Italiani Imbecilli