il Piccolo — 24 maggio 2009 pagina 03
di MARCO BALLICO
TRIESTE.«Mi impegnerò a portare in Europa la grande forza di una regione di qualità è naturalmente europea per storia e impostazione dello sviluppo». Luigi Berlinguer, capolista della circoscrizione nordestina alle europee, parte dal Friuli Venezia Giulia per spiegare la sua voglia di incidere nell'europarlamento: «Molti problemi possono essere risolti in una dimensione comunitaria».
Berlinguer, quanto può contare l'Europa per il Friuli Venezia Giulia?
Moltissimo per un territorio che è una straordinaria finestra aperta sul mondo e che sta invece subendo una linea leghista di chiusura.
Vogliamo ridurre le due Università e la Sissa a dei licei?
Nessuno ci riuscirà, non in una Trieste diventata vera capitale della scienza. Questa regione ha potenzialità enormi. Se sarò eletto, lavorerò perché vengano espresse.
È possibile ridurre le tasse alle imprese regionali ai livelli di Austria e Slovenia?
E' possibile pensare a un quadro di fiscalità europea perché lo squilibrio tra regioni confinanti crea disparità. La situazione transfrontaliera è sempre difficile ma il centrodestra ha lavorato contro ipotesi di fiscalità omogenee. Il Pd troverà in Europa maggiore ascolto.
Che pensa dell'Euroregione?
Mi sento di rappresentare questo interesse. La questione della coesione tra regioni va affrontata con grande impegno.
Nella lista del Pd c'è un nome nuovo, Debora Serracchiani. Che scelta è?
Eccellente. La nostra è una lista seria, che esprime competenze, territori, esperienze professionali. Occorre la forza giovane ma anche la vecchia guardia politica. I problemi in Europa sono complessi, le cose non si imparano in poco tempo.
Che appuntamento è per il Pd?
Importantissimo. Abbiamo avuto dei problemi, ora dobbiamo fare uno sforzo per consolidare il processo di amalgama del partito.
Il dopo Franceschini?
Tema congressuale. In questo momento la guida di Franceschini è illuminata e seria, rispettata e rispettabile. Vogliamo un successo elettorale con lui.
Il progetto Unione è riproponibile?
Anche questo sarà oggetto del congresso. Sono aperto a discuterne ma non accetterò che si torni alle complicazioni di un sistema troppo frammentato.
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8 maggio 2009
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