L’Italia sta cambiando; ripeto il
bel paese sta cambiando, volente o nolente la costituzione della società
italiana non è più la stessa degli anni novanta, sta nascendo una nuova Italia.
Per giunta, l’Italia delle grandi città è già cambiata: il cambiamento lo vede
soltanto chi vuole, lo senti soltanto chi cerca di capire gli attuali processi
sociali tettonici e lo tocca chi va in giro senza preconcetti ma con
l’intenzione di vivere la città. Il suddetto cambiamento è sostanziale, ma
purtroppo la fotografia che i media continuano ostinatamente a diffondere è
completamente falsa, ossia, distorta e manipolata. Con grande rammarico dei
“leghisti” e dei “neo-fascisti”, le grandi città italiane hanno oggi un volto
che non può essere ignorato quando si parla del presidio dei territori,
purtroppo lo nascondono, ma non lo faranno per molto tempo. Lo faranno fin
quando controlleranno l’informazione con metodi non democratici, ma come la
storia ci insegna, anche questo prima o poi finirà.
I leghisti fanno le finte ronde
per accertare la legalità degli immigrati che si trovano in giro per le città,
i neo-fascisti approfittano ogni evento criminale per farsi vedere e
propagandare la purezza della razza, assieme per diffondere la paura e l’odio
contro gli stranieri. I due gruppi dicono di presiedere il territorio, è una
grossa ed assurda bugia. Chi ha occhi e vuol vedere la realtà, lo invito ad
uscire di casa in una di queste sere, andare in giro per le grandi città
italiane - senza paura, altrimenti vedrà lo stesso che vedono i leghisti -, e
capirà che chi presiede veramente i territori sono i nuovi cittadini, cioè gli
stranieri. Nel bene e nel male sono gli stranieri che affollano le strade di
notte, che danno vita a tanti quartieri che altrimenti sarebbero vuoti e pieno
di fantasmi di un tempo che la si fu. Senza gli stranieri molti quartieri
sarebbero abitatati dai delinquenti, dalla “criminalità organizzata” in senso
lato, si sarebbero trasformati in rifugi per i drogati, infine sarebbero sconsigliati
per chiunque. L’invecchiamento veloce della popolazione italiana sta facendo la
sua parte, questi buchi che lasciano gli anziani, vengono riempiti dagli
stranieri, che senza questi ultimi
grossi problemi sociali sarebbero sulle spalle dell’esiguo numero di giovani
italiani.
Le vere NOTTI ROMANE, NOTTI
MILANESI, NOTTI TORINESI, NOTTI BOLOGNESI ed altre, sono animate dagli
stranieri, e non dai giovani che vanno in giro con le grosse macchine. I
giovani motorizzati passano per le strade come l’acqua della pioggia, non
lasciano traccia e non danno sicurezza ai turisti e la gente comune che cammina
per le strade. A titolo d’esempio, la Metro di Roma di sera, è abitata da
stranieri, gli autobus sono autentici dipinti della multiculturalità presente
ed ineludibile, le strade ormai non aggiungo niente, le cucine dell’80% dei
ristoranti e bari della capitale sono abitate da stranieri. Insomma, cosa si
vuole ancora per affermare che gli stranieri sono ormai parte integrante di
questa società e che non devono essere denigrati, demonizzati e dipinti come
delinquenti?
Eh basta. Quando è troppo è
troppo!
a)
C’e la crisi economica: o si uscirà assieme, o si
affonderà assieme.
b)
C’è l’urgenza democratica: è opportunità per migliorare
il paese tenendo in conto i nuovi cittadini.
c)
C’e il caso criminalità straniera: chi sbaglia paga,
che ci sia la certezza della pena, evidenziando però l’uguaglianza della legge
per tutti. Due stupratori, sono stupratori e delinquenti. Le pene, i trattamenti,
le attenzioni, devono essere uguali per tutti, oppure si creano due paesi e due
società: si verificherà la riproduzione della stratificazione sociale stile
indiano, insomma, crediamo che le caste non siano la realtà giusta per un paese
democratico e per giunta, con grande tradizione cristiana.
Per il momento è tutto,
a risentirci.
Francis*PAC