Antonio CAIVANO
Gruppo: “Società Civile …” PSDI
Consiglio Provinciale di Potenza
Si accapigliano per poco!
Neanche approvato al Senato un emendamento che consentirà, forse, di ridurre il costo dei carburanti per i Lucani e Onorevoli di destra e sinistra si accapigliano per la paternità. Il fatto semplice è che è stato approvato un emendamento proposto da Bubbico PD primo firmatario e sottoscritto anche da altri Senatori Lucani PDL. Diffusasi la Notizia è scoppiata la “guerra” di comunicati: ognuno attribuisce a se il merito, quelli che sono in Parlamento e quelli che non lo sono. Lo spettacolo è divertente ma non è certo edificante vedere tanti adulti accapigliarsi così e per una cosa, tutto sommato, piccola piccola e della quale i Lucani si accorgeranno appena. Ragioniamo, dunque,della riduzione del prezzo della benzina per i lucani e vediamo subito alcune domande di non poco conto. La riduzione del prezzo della benzina deve essere data ai residenti e domiciliati o anche ai soli residenti domiciliati a Milano per lavoro? La riduzione in ipotesi ai residenti e domiciliati danneggerebbe due volte le stesse persone perché questi forzati dell’emigrazione hanno dovuto andare a cercare lavoro – magari – a Milano e malgrado l’essere lucani ancora residenti non avranno alcun beneficio dalla propria terra. Contemporaneamente tale riduzione danneggerebbe, in Basilicata, proprio le fasce più deboli della popolazione lucana anche tra i residenti e domiciliati. Non vedo in giro, infatti, molti vecchi pensionati al minimo con l’automobile e, dunque, proprio quelli più bisognosi rimarrebbero esclusi. E ancora la riduzione opererà sul rifornimento fatto alle pompe in Basilicata o dappertutto? Perché non è la stessa cosa. Rimane il fatto che ogni poco giova e, allora, certamente ringraziamo gli Onorevoli e Senatori Lucani – almeno quelli che hanno votato o voteranno a favore - per questo piccolo passo avanti ma è doveroso segnalare che siamo ben lontani dalle percentuali di Royalty che i Lucani devono vedersi riconoscere. Sinceramente il 7% di Royalty attuale o il 10% prossimo venturo sono un niente se confrontato con il 50% circa che viene riconosciuto agli altri paesi produttori. La battaglia, dunque, è appena agli inizi e bisogna che i cari Onorevoli e Senatori Lucani di ogni Lingua, Razza e Religione abbiano ben chiaro che l’obiettivo è di far riconoscere alla Basilicata la stessa percentuale di Royalty attribuita agli altri paesi. Insomma i Lucani non sono più sfessati dei Nigeriani.