L'8 Luglio, come tutti sanno, sull'invito di MicroMega, Di Pietro & Co hanno organizzato a Roma una manifestazione "contro le leggi-canaglia del premier". Manifestazione cui parteciperà l'immancabile Beppe Grillo, ma anche Rifondazione Comunista (la parte di Ferrero), oltre che esponenti del PD della componente "anti-berlusconiana", come Furio Colombo.
Il dibattito tutto interno all'opposizione si sta concentrando in questi momenti sulla partecipazione o no del PD e di Veltroni. Di Pietro ha oggi inviato una lettera a Veltroni, chiedendogli un valido motivo per non partecipare alla manifestazione. In realtà i validi motivi ci sono, eccome: ovvero che fare opposizione è cosa ben diversa dal fare contrapposizione. Fare opposizione non vuol dire insultare l'avversario, nè vuol dire appiattirsi su un solo argomento, ovvero le "leggi ad personam" e la querelle sulla giustizia. Fare opposizione vuol dire criticare sì il Governo, ma proporre valide alternative. Fare opposizione vuol dire fare opposizione su tutto, anche su Alitalia, salari, inflazione, tagli alle infrastutture, sicurezza, immigrazione. Anzi, soprattutto su questi temi, visto che agli Italiani importano molto più queste cose che le vicende del Premier, soprattutto agli Italiani che hanno votato Berlusconi, che se non riusciremo a convincerli a "passare con noi", non potremo mai vincere nel 2013. E fare contrapposizione sterile con manifestazioni di piazza "ad personam" non è certo il migliore modo per farlo. Per questo condivido molto, ma molto di più la "manifestazione d'autunno" del PD, che si profila essere una manifestazione di critica e proposta, globale (ovvero su tutti i temi sociali, non solo la giustizia) e senza insulti.
Tuttavia, Di Pietro & Co andranno avanti senza di noi, anche perchè non possono tirarsi indietro. Quindi, purtoppo, la manifestazione si farà comunque, con o senza il PD. E, se non parteciperemo, alla piazza, ma sopratutto al nostro elettorato a casa, sembrerà che il PD non voglia opporsi alle "leggi ad personam" di Berlusconi. In realtà, come detto prima, il PD vuole e fa già opposizione su queste cose, ma con modalità diverse (senza insulti) e soprattutto senza l'ossessione di trattare solo questo tema. Tuttavia, è quella l'impressione che avrà il nostro elettorato.
Per questo bisogna valutare attentamente la possibilità di prendere le redini della manifestazione, eliminando insulti, fissatismi e contrapposizione, trasformandola quindi in una manifestazione d'opposizione e non contrapposizione. Certo, sarà molto difficile con gente come Grillo, ma, nel caso potessimo farcela, dobbiamo farlo. Sarà comunque una manifestazione solo sulla giustizia, ma perlomeno otterremmo due risultati positivi: dal punto di vista "morale", saremmo capaci di far ragionare grillini, travagliati e dipietristi, trasformando le loro energie negative anche in qualcosa di positivo; dal punto di vista "elettorale", non faremmo sentire il nostro distacco da un elettorato, quello "anti-berlusconiano" ma non solo, che potrebbe scappare dal PD verso altre mete.
Dubito molto che riusciremmo a farlo: ma, nel caso, a questo punto non ci vedrei (quasi) niente di male che il PD vi partecipi "ufficialmente", magari con il ministro ombra Tenaglia, o anche con lo stesso Veltroni.